Il mondo del lavoro sanitario e quello scolastico s’incontrano. Nello specifico gli studenti delle classi quinte serali dell’istituto G. Luzzatto di Portogruaro (Venezia), i loro professori e i professionisti dell’Ordine TSRM e delle Professioni Sanitarie, Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione delle province di Venezia e Padova si sono dati appuntamento martedì 21 maggio per parlare di futuro e di salute. L’incontro, inserito nel percorso d’orientamento scolastico, vedrà i professionisti spiegare in pillole da 10 minuti ciascuna in cosa consista la loro occupazione lavorativa e il percorso di studi necessario per accedervi.
«L’obiettivo è quello di far conoscere le professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e prevenzione – spiega Andrea Maschera, presidente dell’Ordine Tsrm e Pstrp di Venezia e Padova -. Molte professioni, infatti, sono poco presenti nel territorio veneto orientale o hanno corsi di laurea che non raggiungono il numero di posti a disposizione. E se nell’ambiente sanitario si continua a registrare una carenza di determinate figure, ne consegue che i neolaureati in suddette professioni trovino immediatamente un posto di lavoro».
«È sempre piacevole poter incontrare gli studenti, in questo caso di generazioni diverse, in presenza – racconta Gioela Molino, consigliere segretario dell’Ordine -. Si tratta del primo di una serie di altri appuntamenti che pensiamo di programmare con le scuole della provincia veneziana e patavina. Credo infatti che gli studenti che si preparano ad affrontare la maturità possano avere delle domande sia sul percorso di studi da intraprendere, sia sul futuro nel mondo del lavoro. Un confronto con professionisti già inseriti nell’ambiente potrebbe aiutarli a fare chiarezza in modo semplice ed efficace».
D’accordo con questa riflessione anche Alessia Cabrini, tecnico di laboratorio, e Marco Corrente, educatore professionale, che commentano: «Offrire agli studenti e ai cittadini la possibilità di conoscere nuove professioni e di aprirsi a mondi lavorativi che restano ancora poco conosciuti è una splendida occasione sia per valorizzare i percorsi di studi professionali per i Servizi sociali e l’Assistenza sociale, sia per aiutarli nel difficile momento dell’orientamento post diploma con uno sguardo anche ad ambiti nazionali ed europei».