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Professioni Sanitarie Riabilitative

Logopedista

Il Logopedista è il Professionista Sanitario che si occupa con titolarità e autonomia e conseguente responsabilità, della definizione del bisogno, della Valutazione, e del Bilancio complessivo del funzionamento per la programmazione, la cura e la gestione dell’iter riabilitativo e per il monitoraggio e l’andamento del percorso riabilitativo e per la verifica gli obiettivi e gli esiti in risposta ai problemi comunicativi, cognitivi – linguistici di genesi specifica e acquisita e per gli stati dell’apprendimento, delle funzioni orali, della voce e della deglutizione della persona e della collettività per tutto l’arco della vita.

Adotta capacità di integrazione di competenze specifiche e avanzate, in una complessa interazione tra teoria e pratica, per operare interventi anche in équipe multidisciplinari secondo l’evidence-based practice.

In relazione al problema di Salute emerso il logopedista eroga, programmi di consulenza, prevenzione, riabilitazione e adozione di ausili e ne verifica i risultati. Svolge attività didattica e di ricerca per sviluppare conoscenze scientifiche e specialistiche, competenze relazionali, riabilitative, abilitative, educative e di Counselling.

TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Corso di Laurea triennale di Logopedia e titoli pregressi abilitanti secondo la normativa vigente che permette l’iscrizione all’Albo e relativo Ordine.

LUOGHI DI IMPIEGO

Il Logopedista svolge la sua attività in regime sia di dipendenza sia libero professionale, presso Strutture Pubbliche, Centri di Ricerca e IRCSS, Strutture private e private accreditate, Studi privati e Studi associati anche come titolare. Il Logopedista esercita una Professione Liberale, caratterizzata da autonomia e responsabilità, ai sensi della Direttiva 2005/36/UE. Svolge attività di Docenza sia nelle Università sia in Agenzie formative. Svolge attività di Dirigenza laddove previsto.

COMPETENZE

  • Effettuare la Valutazione ed elaborare una diagnosi di funzionamento in ambito logopedico
  • Elaborare e realizzare un programma di intervento logopedico anche in progetti multiprofessionali
  • Stabilire e mantenere una relazione terapeutica in un contesto di cura
  • Ideare ed elaborare percorsi di prevenzione, screening e counselling
  • Analizzare e trattare dati scientifici
  • Gestire tutoraggi nella formazione di base
  • Gestire ed organizzare un servizio

ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO

  • FLI (Federazione Logopedisti Italiani) www.fli.it è l’Associazione Maggiormente Rappresentativa della Professione del Logopedista in Italia fin dal Decreto Ministeriale del 2005
  • CONAPS (Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie) www.conaps.it
  • CPLOL (Comité Permanent de Liaison des Orthophonistes-Logopèdes de l’UE CPLOL) www.cplol.eu, che rappresenta i Logopedisti a livello europeo.
  • CEPLIS (Conseil Européen des Professions Libérales), la O.N.G. che rappresenta le professioni liberali in Europa.
  • ASIL (Associazione Scientifica Italiana Logopedia), iscritta dal Ministero della Salute nell’Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico – scientifiche delle professioni sanitarie.
  • CLASTA (Communication & Language Acquisition Studies in Typical & Atypical populations) www.clasta.org/
  • UNESCO Chair Bioetica
  • ICP (International Communication Project) internationalcommunicationproject.com/

COMMISSIONE D’ALBO

Presidente: Meneghel Mara

Vicepresidente: De Gaspari Chiara

Consigliere: Dellai Angela

Consigliere: Susigan Manuela

Consigliere: Disarò Alice

ORTOTTISTA E ASSISTENTE DI OFTALMOLOGIA

L’Ortottista-Assistente in Oftalmologia è il Professionista Sanitario che opera nell’ambito della visione dall’età pediatrica fino all’età senile. L’Ortottista-Assistente in Oftalmologia è un professionista con formazione universitaria, sin dalla prima scuola di formazione per Ortottisti istituita in Italia nel 1955, oggi in possesso di laurea Triennale in “Ortottica e Asssitenza in Oftalmologia” e iscritto all’albo dell’Ordine dei TSRM e PSTRP.

L’Ortottista-Assistente in Oftalmologia opera in autonomia e in stretta collaborazione con le figuremediche di riferimento e con altri operatori sanitari nella prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi motori e sensoriali della visione, effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica e presta consulenza in ambito di qualità della visione. Si adopera nell’ambito della ricerca per sviluppare conoscenze scientifiche in ambito di valutazione e qualità della visione, riabilitazione.

Svolge e partecipa attivamente alle attività di tutoring e docenza. Ha l’obbligo di operare secondo l’evidence-based-practice e di formazione ECM. Svolge la propria attività nell’interesse della Tutela della Salute del Cittadino con titolarità eautonomia secondo il proprio codice deontologico e profilo professionale, è responsabile degli atti di sua competenza di cui ne risponde secondo legge.

TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Corso di Laurea triennale di Ortottica e Assistenza in Oftalmologia, e titoli pregressi abilitanti riconosciuti equipollenti o equivalenti, secondo la normativa vigente che permette l’iscrizione all’Albo e relativo Ordine.

LUOGHI DI IMPIEGO

L’ortottista-assistente in oftalmologia svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche del Sistema Sanitario Nazionale , private accreditate e convenzionate, studi individuali e associati in regime di dipendenza o libero-professionale.

Trova inoltre impiego in centri-strutture di riabilitazione; in servizi di prevenzione pubblici o privati; in istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS); in cooperative di servizi; in residenze sanitarie assistenziali (RSA); in organizzazioni non governative (ONG).

Svolge consulenza in ambito di qualità di visione presso Aziende, Associazioni e Società sportive.

COMPETENZE

L’ortottista-assistente in Oftalmologia si occupa di prevenzione, valutazione e riabilitazione visiva dall’età pediatrica fino all’età senile.

Gli ambiti di competenza sono:

– Individuazione precoce dell’ambliopia, più conosciuta come “occhio pigro” e nella sua riabilitazione.

– Studio dello strabismo a qualsiasi età

– Esecuzione di esami strumentali oftalmologici utili ad identificare e monitorare le patologie visive (rifrazione, campo visivo, OCT, angiografia retinica, esami elettrofunzionali visivi, biometria, topo-tomografia corneale, etc.)

– Riabilitazione del paziente ipovedente.

– Analisi della qualità della visione nei luoghi di lavoro e tratta i disturbi astenopeici

– Assistenza al chirurgo nelle sale oftalmologiche (strumentazione e key operator)

– Attività di ricerca

– Attività in equipe multidisciplinare per lo studio e la riabilitazione delle componenti visive alterate in pazienti con sindromi neurologiche o nei bambini con disturbi specifici di apprendimento (dsa).

ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO

  • AIOrAO (Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in Oftalmologia) aiorao.it
  • OCE (Orthoptistes de la Communauté Européenne – Associazione di riferimento Europea) euro-orthoptics.com
  • IOA (International Orthoptic Association – Associazione di riferimento internazionale) intertnationalorthoptics.or

COMMISSIONE D’ALBO

Presidente: Melina Valentina

Vicepresidente: Veronese Antonella

Consigliere: Lazzarini Daniela

Consigliere: Piovan Angela

Consigliere: Contin Valentina

Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE)

Il TNPEE è il professionista riconosciuto con il Decreto del Ministero della Sanità n. 56 del 1997, che appartiene alla classe delle “professioni sanitarie riabilitative” individuate dall’art. 2 della legge n.251 del 2000. In possesso della Laurea abilitante, svolge, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo tra cui si annoverano i disturbi neurologici, sensoriali, neuromotori, della coordinazione motoria e della disprassia evolutiva, dello spettro autistico, dello sviluppo intellettivo, dell’attenzione, di apprendimento, i disturbi primari del linguaggio, della comunicazione e della relazione, il ritardo globale di sviluppo, le sindromi genetiche.

La professione del TNPEE è unica tra le professioni riabilitative poiché si caratterizza, da un lato, per la sua vocazione infantile, rivolgendo il suo intervento esclusivamente a bambini dalla nascita fino ai 18 anni, e, dall’altro, per la globalità del suo approccio attento a considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni nonché l’interazione tra evoluzione della patologia e stadio di sviluppo.

TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Il diploma universitario di terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, conseguito ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 e successive modificazioni, abilita all’esercizio della professione. Il Decreto interministeriale del 2 aprile 2001 trasforma il diploma universitario in laurea triennale in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
Abilitano alla professione, inoltre, i titoli riconosciuti equipollenti dalle normative vigenti.

In base all’art. 7 del Decreto del 19 febbraio 2009 del Ministero dell’Università, il titolo universitario ha valore abilitante all’esercizio della professione su tutto il territorio nazionale. I corsi di laurea sono attivati in tredici facoltà di Medicina e Chirurgia in tutta Italia. Ai fini del conseguimento del titolo, il TNPEE, per tutti gli anni del corso, svolge il tirocinio in cliniche e servizi territoriali di neuropsichiatria infantile e riabilitazione.

LUOGHI DI IMPIEGO

Il TNPEE esercita la professione nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche e private o in regime libero professionale.

COMPETENZE

  • Valuta le aree del neurosviluppo
  • Contribuisce alla definizione della diagnosi e del profilo dinamico funzionale
  • Individua e attua il programma di prevenzione/terapia
  • Realizza procedure per favorire l’integrazione
  • Verifica adozione di protesi/ausili
  • Svolge attività di studio, didattica, ricerca applicata, formazione del personale di supporto
  • Concorre all’aggiornamento profilo professionale.

ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO

  • AITNE – Associazione Italiana Terapisti Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva.
    Rappresentativa a livello nazionale (D.D. del Ministero della Salute del 7 febbraio 2014) dotata di un proprio statuto e di propri organi rappresentativi
  • ANUPI TNPEE – Associazione nazionale unitaria Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva italiani; dal 2005 rappresentativa a livello nazionale (D.D. del Ministero della Salute del 14.04.2005 e successiva riconferma del 30.07.2013).

COMMISSIONE D’ALBO

Presidente: Ercolessi Annalisa

Vicepresidente: Violetto Sofia

Consigliere: Benazzato Burlon Eleonora

Consigliere: Zampieri Lucrezia

Consigliere: Ceccato Gloria

Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica

Il tecnico della riabilitazione psichiatrica è il professionista che svolge interventi riabilitativi, psicoeducativi e di promozione della salute con le persone affette da patologia psichiatrica.
Lavora in ambito curativo-riabilitativo e il suo intervento si estende lungo l’arco di vita della persona, dall’infanzia, all’adolescenza, all’età adulta e l’età avanzata.
Opera in vari contesti: salute mentale adulti, neuropsichiatria infantile, dipendenze, autori di reato, strutture per anziani.
Collabora con altri professionisti alla valutazione del funzionamento e delle risorse del paziente e del contesto famigliare, mette in atto interventi riabilitativi individuali e di gruppo, promuove azioni di prevenzione e lotta allo stigma. Redige insieme al paziente il progetto riabilitativo individuale con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dell’individuo

TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

  • Laurea in Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica ( LSNT/ 2 )
  • Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Assistenza sociale psichiatrica– D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
  • Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Riabilitazione psichiatrica e psicosociale – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
  • Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Tecnico della riabilitazione psichiatrica e psicosociale – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
  • Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Tecnico di assistenza sociale psichiatrica – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
  • Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Terapista della riabilitazione – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
  • Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Terapista della riabilitazione – L. 30 marzo 1971, n.118 Decreto 10 febbraio 1974 del Ministero della Sanità e normative regionali

LUOGHI DI IMPIEGO

  • Centri di Salute Mentale (CSM) / Servizi Psichiatrici Territoriali (SPT)
  • Strutture Psichiatriche Residenziali (SPR1, SPR2, SPR3)
  • Centri diurni (CD)
  • Centri dei Disturbi del Comportamento Alimentare (CDCA)
  • Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC)
  • Day Hospital (DH)
  • Strutture di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza
  • Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) / Carceri

COMPETENZE

  • Valuta il funzionamento psico-sociale della persona e del suo contesto ambientale tramite l’utilizzo di strumenti standardizzati;
  • Identifica gli obiettivi terapeutico-riabilitativi e sviluppa un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato all’interno di un contesto orientato al recovery;
  • Conduce interventi individuali e di gruppo, con le persone e con le famiglie, utilizzando tecniche specifiche;
  • Favorisce il reinserimento nella comunità delle persone attraverso interventi di sensibilizzazione sul territorio ed interventi di fronteggiamento e superamento dello stigma;

ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO

  • Associazione Italiana Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica ( A.I.Te.R.P. )
    www.aiterp.it, info@aiterp.it

COMMISSIONE D’ALBO

Presidente: Fornaro Giuseppina

Vicepresidente: Claus Stefano

Consigliere: Biancato Letizia

Consigliere: Faccio Chiara

Consigliere: Marchetti Melina

Terapista Occupazionale

Il terapista occupazionale è l’operatore sanitario che opera nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione promuovendo la performance occupazionale in tutto il ciclo di vita e in tutte le disfunzioni fisiche e mentali sia temporanee che permanenti.
Con Performance Occupazionale si intende il risultato dell’interazione dinamica tra la persona, con i propri valori, vissuti e aspetti motivazionali, l’attività significativa che vuole o deve svolgere, ovvero l’occupazione, e l’ambiente in cui viene svolta, fisico e sociale.
Gli ambiti di cui si occupa comprendono: cura di sé stessi (lavarsi, vestirsi, mangiare, spostarsi), produttività (lavoro, studio e attività produttive) e tempo libero (gioco, hobby).
Il terapista occupazionale interviene sulle componenti della performance attraverso l’analisi dell’attività, facendo migliorare o acquisire le abilità di esecuzione attraverso strategie di acquisizione, compenso, adattamento ambientale.

Interviene sull’ambiente fisico, sociale e culturale rendendolo accessibile per sostenere la partecipazione dell’individuo e promuoverne l’autonomia.
Il mezzo elettivo del terapista occupazionale è l’occupazione ossia l’attività che ha un significato personale e socioculturale.
Destinatari del servizio sono persone con disabilità. ma anche coloro che assistono, lavorano, formano, vivono con persone con disabilità.

TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Laurea in Terapia Occupazionale.

COMPETENZE

  • Tecniche:
    – Conoscenza approfondita e applicazione dei modelli teorici e processuali propri della professione, capacità di consultare la letteratura scientifica più recente e attuare quanto raccomandato da linee guida internazionali.
    – Analizzare le attività svolte dalla persona. Trovare e applicare adattamenti all’attività e all’ambente in cui viene svolta per mantenere o migliorare l’autonomia.
    – Applicare strategie di acquisizione di abilità funzionali.
    – Educare/formare l’ambiente sociale.
    – Suggerire/addestrare all’uso di ausili.
  • Relazionali:
    – Capacità di leggere dinamiche relazionali, instaurare una relazione terapeutica efficace al fine del raggiungimento degli obiettivi riabilitativi, interagire e collaborare con il team multidisciplinare, con la famiglia e con tutti i servizi che ruotano attorno alla persona con disabilità.

LUOGHI DI IMPIEGO

Il terapista occupazionale svolge la sua attività professionale in strutture socio-sanitarie pubbliche o private, in regime di dipendenza o in libera professione.
Il terapista occupazionale opera anche in tutti gli ambienti di vita e/o lavoro della persona (per esempio: domicilio, ambiente lavorativo, scuola…)

ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO

  • AITO Associazione Italiana Terapisti Occupazionali
  • SITO Società Italiana di Terapia Occupazionale

COMMISSIONE D’ALBO

Presidente: Marcassa Gioia

Vicepresidente: Moro Melissa

Consigliere: Billotto Alice

Consigliere: Battaggia Chiara

Consigliere: Zanetti Maria

Educatore Professionale

L’Educatore Professionale è un operatore sociale e sanitario che si occupa dell’attuazione di progetti educativi e riabilitativi nell’ambito di un progetto  terapeutico  all’interno  di  un’equipe  multidisciplinare  (D.M.  520 del 1998).

Il profilo professionale dell’Educatore Professionale (EP) è normato dal

D.M. 8 ottobre 1998, n. 520 “Regolamento recante norme per l¹individuazione    della    figura    e    del    relativo    profilo    professionale dell’educatore professionale, ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”.

E’ un professionista socio-sanitario con competenze psico-socio- sanitarie che attraverso conoscenze scientifiche nella dimensione riabilitativa accompagna e sostiene la persona nel recupero e sviluppo delle sue potenzialità, attraverso un percorso di cambiamento finalizzato ad uno sviluppo equilibrato della personalità e al miglioramento della qualità della vita.

La Professione dell’Educatore Professionale è definita dal DM 520/98 dove si esplicita l’intenzionalità della relazione attuata con persone che stanno affrontando una temporanea o cronica situazione di difficoltà, tenendo conto non solo degli aspetti sanitari ma anche di quelli sociali e relazionali, secondo il modello bio-psico-sociale, con l’intento riabilitativo di supportare e facilitare le persone che ne richiedano il sostegno. Un lavoro che è sempre coordinato e integrato con altre figure professionali che intervengono nella cura.

FORMAZIONE

Per diventare Educatore Professionale bisogna concludere il triennio universitario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia classe Snt2, percorso a numero chiuso con 1500 ore di tirocinio e con prova abilitante finale.Questo titolo consente di poter lavorare sia in ambito pubblico, sia in ambito privato e in libera professione, in tutti i campi sopra descritti ovunque vi sia un disagio manifesto che coinvolga il singolo o un gruppo di persone.Principale strumento di lavoro per l’Educatore Professionale è la relazione educativa, che è sempre intenzionale ed è supportata da un progetto educativo e che diventa relazione d’aiuto.Per fornire agli studenti le competenze e gli strumenti necessari a diventare Educatori Professionali, il Corso di Laurea prevede una preparazione globale che consta di materie di indirizzo sociale (come pedagogia, antropologia, sociologia), di indirizzo sanitario (come psicologia, psichiatria, neuropsichiatria, farmacologia) e giuridiche (come diritto, diritto minorile, diritto di famiglia).Inoltre, sono presenti moduli professionalizzanti che aiutano lo studente a rielaborare le nozioni teoriche, studiate nelle varie materie e le esperienze di tirocinio, quest’ultimo fondamentale per la sperimentazione professionale dello studente.

TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

  • Facoltà di Medicina Chirurgia nella Classe di Laurea: L/SNT2 (D.M. 270/04)
  • Titoli equipollenti (ai sensi del DECRETO 22 giugno 2016 Modifica del decreto 27 luglio 2000) «Equipollenza di diplomi e di attestati al diploma universitario di educatore professionale, ai fini dell’esercizio professionale e dell’accesso alla formazione post-base» (16A06148) (GU Serie Generale n.196 del 23-08-2016).
  • Titoli equivalenti: il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento ai titoli universitari abilitanti alle Professioni Sanitarie di cui alla L. 251/2000, ai sensi del DPCM 26 luglio 2011.

LUOGHI DI IMPIEGO

L’Educatore Professionale lavora in strutture pubbliche o private in regime di dipendenza o di libera professione, all’interno di servizi sanitari, socio sanitari, sociali, e in quelli penitenziari. Lavora in strutture residenziali, semiresidenziali, sul territorio e a domicilio. Può svolgere anche ruoli di Coordinamento, Dirigenza, Docenza e Ricerca.

Minori: maltrattamenti e abusi, uso degli strumenti informatici, emarginazione, sfruttamento, prostituzione, bullismo, disagio scolastico, minori stranieri non accompagnati, devianza e criminalità minorile;

Adulti: supporto alla genitorialità, povertà ed esclusione sociale, integrazione immigrati, traffico di esseri umani e prostituzione, popolazione carceraria, senza fissa dimora;

Anziani: solitudine, vita autonoma, non autosufficienza, centri diurni e case di riposo, demenze;

Disabilità: disabilità intellettiva e/o motoria, malattie genetiche, disturbi del neurosviluppo, integrazione scolastica- lavorativa-sociale, dopo di noi;

Salute mentale: lotta allo stigma, presa in carico e continuità assistenziale, integrazione lavorativa, riabilitazione psicosociale, reinserimento;

Dipendenza: stili di vita a rischio, fumo, alcool, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo patologico, co-morbilità psichiatrica, uso di sostanze, devianza e carcere, relazioni familiari, sociali, genitorialità.

COMPETENZE

Il “Core Competence” dell’Educatore Professionale delinea le competenze fondamentali in 6 funzioni in relazione a:

pianificazione dell’intervento educativo rivolto al singolo; pianificazione dell’intervento educativo rivolto al gruppo; educazione e riabilitazione;

organizzazione, coordinamento e gestione di strutture e risorse; formazione; ricerca.

ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO

  • ANEP (Associazione Nazionale Educatori Professionali)
  • AIEJI (International Association of Social Educators)
  • Co.N.A.P.S. (Coordinamento      Nazionale  Associazioni Professioni Sanitarie)
  • Co.Re.A.P.S.(    Coordinamento    Regionale    Associazioni Professioni Sanitarie)Tavolo Regionale “Un Welfare per Minori”

COMMISSIONE D’ALBO

Presidente: Penzo Giulia

Vicepresidente: Rigo Stefano

Consigliere: Corrente Marco

Consigliere: Niero Enrico

Consigliere: Tiozzo Fasiolo Monica