Logopedista
Il Logopedista è il Professionista Sanitario che si occupa con titolarità e autonomia e conseguente responsabilità, della definizione del bisogno, della Valutazione, e del Bilancio complessivo del funzionamento per la programmazione, la cura e la gestione dell’iter riabilitativo e per il monitoraggio e l’andamento del percorso riabilitativo e per la verifica gli obiettivi e gli esiti in risposta ai problemi comunicativi, cognitivi – linguistici di genesi specifica e acquisita e per gli stati dell’apprendimento, delle funzioni orali, della voce e della deglutizione della persona e della collettività per tutto l’arco della vita.
Adotta capacità di integrazione di competenze specifiche e avanzate, in una complessa interazione tra teoria e pratica, per operare interventi anche in équipe multidisciplinari secondo l’evidence-based practice.
In relazione al problema di Salute emerso il logopedista eroga, programmi di consulenza, prevenzione, riabilitazione e adozione di ausili e ne verifica i risultati. Svolge attività didattica e di ricerca per sviluppare conoscenze scientifiche e specialistiche, competenze relazionali, riabilitative, abilitative, educative e di Counselling.
TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
Corso di Laurea triennale di Logopedia e titoli pregressi abilitanti secondo la normativa vigente che permette l’iscrizione all’Albo e relativo Ordine.
LUOGHI DI IMPIEGO
Il Logopedista svolge la sua attività in regime sia di dipendenza sia libero professionale, presso Strutture Pubbliche, Centri di Ricerca e IRCSS, Strutture private e private accreditate, Studi privati e Studi associati anche come titolare. Il Logopedista esercita una Professione Liberale, caratterizzata da autonomia e responsabilità, ai sensi della Direttiva 2005/36/UE. Svolge attività di Docenza sia nelle Università sia in Agenzie formative. Svolge attività di Dirigenza laddove previsto.
COMPETENZE
- Effettuare la Valutazione ed elaborare una diagnosi di funzionamento in ambito logopedico
- Elaborare e realizzare un programma di intervento logopedico anche in progetti multiprofessionali
- Stabilire e mantenere una relazione terapeutica in un contesto di cura
- Ideare ed elaborare percorsi di prevenzione, screening e counselling
- Analizzare e trattare dati scientifici
- Gestire tutoraggi nella formazione di base
- Gestire ed organizzare un servizio
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
- FLI (Federazione Logopedisti Italiani) www.fli.it è l’Associazione Maggiormente Rappresentativa della Professione del Logopedista in Italia fin dal Decreto Ministeriale del 2005
- CONAPS (Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie) www.conaps.it
- CPLOL (Comité Permanent de Liaison des Orthophonistes-Logopèdes de l’UE CPLOL) www.cplol.eu, che rappresenta i Logopedisti a livello europeo.
- CEPLIS (Conseil Européen des Professions Libérales), la O.N.G. che rappresenta le professioni liberali in Europa.
- ASIL (Associazione Scientifica Italiana Logopedia), iscritta dal Ministero della Salute nell’Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico – scientifiche delle professioni sanitarie.
- CLASTA (Communication & Language Acquisition Studies in Typical & Atypical populations) www.clasta.org/
- UNESCO Chair Bioetica
- ICP (International Communication Project) internationalcommunicationproject.com/
COMMISSIONE D’ALBO
Presidente: Meneghel Mara
Vicepresidente: De Gaspari Chiara
Consigliere: Dellai Angela
Consigliere: Susigan Manuela
Consigliere: Disarò Alice
Podologo
Il podologo è il professionista sanitario che tratta direttamente, nel rispetto della normativa vigente, le patologie del piede, dalle più semplici come l’iperchetarosi alle più complesse come la deviazione assiale delle dita. L’intervento del podologo è fondamentale nella prevenzione e cura della complicanza del piede diabetico, ma anche nelle affezioni derivanti dalla postura, nel piede piatto del bambino, nel piede dello sportivo e dell’anziano. Fra l’altro esegue esami diagnostici come l’esame baropodometrico, ma soprattutto realizza ortesi su misura senza prescrizione medica.
In presenza di patologie che non rientrano nella sua sfera di azione, il podologo indica al paziente lo specialista competente per la risoluzione della sua problematica medica.
TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
Laurea triennale Professioni Sanitarie della Riabilitazione.
LUOGHI DI IMPIEGO
Strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
- AIP: associazione italiana podologi
- AMPI: associazione mercurio podologi italiani
COMPETENZE
Prevenzione e cura delle affezioni del piede (verruche, onicopie, callosità), del piede diabetico, del piede geriatrico, del piede pediatrico, del piede reumatico e del piede sportivo. Trattamento del piede doloroso, esame computerizzato del passo (baropodometria), valutazione biometrica digitalizzata.
COMMISSIONE D’ALBO
Presidente: Nardo Simone
Vicepresidente: La Rocca Valentina
Consigliere: Garro Antonella
Consigliere: Sella Giacomo
Consigliere: Nardo Riccardo
ORTOTTISTA E ASSISTENTE DI OFTALMOLOGIA
L’Ortottista-Assistente in Oftalmologia è il Professionista Sanitario che opera nell’ambito della visione dall’età pediatrica fino all’età senile. L’Ortottista-Assistente in Oftalmologia è un professionista con formazione universitaria, sin dalla prima scuola di formazione per Ortottisti istituita in Italia nel 1955, oggi in possesso di laurea Triennale in “Ortottica e Asssitenza in Oftalmologia” e iscritto all’albo dell’Ordine dei TSRM e PSTRP.
L’Ortottista-Assistente in Oftalmologia opera in autonomia e in stretta collaborazione con le figuremediche di riferimento e con altri operatori sanitari nella prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi motori e sensoriali della visione, effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica e presta consulenza in ambito di qualità della visione. Si adopera nell’ambito della ricerca per sviluppare conoscenze scientifiche in ambito di valutazione e qualità della visione, riabilitazione.
Svolge e partecipa attivamente alle attività di tutoring e docenza. Ha l’obbligo di operare secondo l’evidence-based-practice e di formazione ECM. Svolge la propria attività nell’interesse della Tutela della Salute del Cittadino con titolarità eautonomia secondo il proprio codice deontologico e profilo professionale, è responsabile degli atti di sua competenza di cui ne risponde secondo legge.
TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
Corso di Laurea triennale di Ortottica e Assistenza in Oftalmologia, e titoli pregressi abilitanti riconosciuti equipollenti o equivalenti, secondo la normativa vigente che permette l’iscrizione all’Albo e relativo Ordine.
LUOGHI DI IMPIEGO
L’ortottista-assistente in oftalmologia svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche del Sistema Sanitario Nazionale , private accreditate e convenzionate, studi individuali e associati in regime di dipendenza o libero-professionale.
Trova inoltre impiego in centri-strutture di riabilitazione; in servizi di prevenzione pubblici o privati; in istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS); in cooperative di servizi; in residenze sanitarie assistenziali (RSA); in organizzazioni non governative (ONG).
Svolge consulenza in ambito di qualità di visione presso Aziende, Associazioni e Società sportive.
COMPETENZE
L’ortottista-assistente in Oftalmologia si occupa di prevenzione, valutazione e riabilitazione visiva dall’età pediatrica fino all’età senile.
Gli ambiti di competenza sono:
– Individuazione precoce dell’ambliopia, più conosciuta come “occhio pigro” e nella sua riabilitazione.
– Studio dello strabismo a qualsiasi età
– Esecuzione di esami strumentali oftalmologici utili ad identificare e monitorare le patologie visive (rifrazione, campo visivo, OCT, angiografia retinica, esami elettrofunzionali visivi, biometria, topo-tomografia corneale, etc.)
– Riabilitazione del paziente ipovedente.
– Analisi della qualità della visione nei luoghi di lavoro e tratta i disturbi astenopeici
– Assistenza al chirurgo nelle sale oftalmologiche (strumentazione e key operator)
– Attività di ricerca
– Attività in equipe multidisciplinare per lo studio e la riabilitazione delle componenti visive alterate in pazienti con sindromi neurologiche o nei bambini con disturbi specifici di apprendimento (dsa).
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
- AIOrAO (Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in Oftalmologia) aiorao.it
- OCE (Orthoptistes de la Communauté Européenne – Associazione di riferimento Europea) euro-orthoptics.com
- IOA (International Orthoptic Association – Associazione di riferimento internazionale) intertnationalorthoptics.or
COMMISSIONE D’ALBO
Presidente: Melina Valentina
Vicepresidente: Veronese Antonella
Consigliere: Lazzarini Daniela
Consigliere: Piovan Angela
Consigliere: Contin Valentina
Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE)
Il TNPEE è il professionista riconosciuto con il Decreto del Ministero della Sanità n. 56 del 1997, che appartiene alla classe delle “professioni sanitarie riabilitative” individuate dall’art. 2 della legge n.251 del 2000. In possesso della Laurea abilitante, svolge, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo tra cui si annoverano i disturbi neurologici, sensoriali, neuromotori, della coordinazione motoria e della disprassia evolutiva, dello spettro autistico, dello sviluppo intellettivo, dell’attenzione, di apprendimento, i disturbi primari del linguaggio, della comunicazione e della relazione, il ritardo globale di sviluppo, le sindromi genetiche.
La professione del TNPEE è unica tra le professioni riabilitative poiché si caratterizza, da un lato, per la sua vocazione infantile, rivolgendo il suo intervento esclusivamente a bambini dalla nascita fino ai 18 anni, e, dall’altro, per la globalità del suo approccio attento a considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni nonché l’interazione tra evoluzione della patologia e stadio di sviluppo.
TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
Il diploma universitario di terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, conseguito ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 e successive modificazioni, abilita all’esercizio della professione. Il Decreto interministeriale del 2 aprile 2001 trasforma il diploma universitario in laurea triennale in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
Abilitano alla professione, inoltre, i titoli riconosciuti equipollenti dalle normative vigenti.
In base all’art. 7 del Decreto del 19 febbraio 2009 del Ministero dell’Università, il titolo universitario ha valore abilitante all’esercizio della professione su tutto il territorio nazionale. I corsi di laurea sono attivati in tredici facoltà di Medicina e Chirurgia in tutta Italia. Ai fini del conseguimento del titolo, il TNPEE, per tutti gli anni del corso, svolge il tirocinio in cliniche e servizi territoriali di neuropsichiatria infantile e riabilitazione.
LUOGHI DI IMPIEGO
Il TNPEE esercita la professione nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche e private o in regime libero professionale.
COMPETENZE
- Valuta le aree del neurosviluppo
- Contribuisce alla definizione della diagnosi e del profilo dinamico funzionale
- Individua e attua il programma di prevenzione/terapia
- Realizza procedure per favorire l’integrazione
- Verifica adozione di protesi/ausili
- Svolge attività di studio, didattica, ricerca applicata, formazione del personale di supporto
- Concorre all’aggiornamento profilo professionale.
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
- AITNE – Associazione Italiana Terapisti Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva.
Rappresentativa a livello nazionale (D.D. del Ministero della Salute del 7 febbraio 2014) dotata di un proprio statuto e di propri organi rappresentativi - ANUPI TNPEE – Associazione nazionale unitaria Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva italiani; dal 2005 rappresentativa a livello nazionale (D.D. del Ministero della Salute del 14.04.2005 e successiva riconferma del 30.07.2013).
COMMISSIONE D’ALBO
Presidente: Ercolessi Annalisa
Vicepresidente: Violetto Sofia
Consigliere: Benazzato Burlon Eleonora
Consigliere: Zampieri Lucrezia
Consigliere: Ceccato Gloria
Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
- Laurea in Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica ( LSNT/ 2 )
- Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Assistenza sociale psichiatrica– D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
- Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Riabilitazione psichiatrica e psicosociale – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
- Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Tecnico della riabilitazione psichiatrica e psicosociale – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
- Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Tecnico di assistenza sociale psichiatrica – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
- Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Terapista della riabilitazione – D.P.R. n. 162 10 marzo 1982, n. 162, Legge n.341 /1990
- Diploma Universitario (Titolo equipollente secondo DM 27 Luglio 2000): Terapista della riabilitazione – L. 30 marzo 1971, n.118 Decreto 10 febbraio 1974 del Ministero della Sanità e normative regionali
LUOGHI DI IMPIEGO
- Centri di Salute Mentale (CSM) / Servizi Psichiatrici Territoriali (SPT)
- Strutture Psichiatriche Residenziali (SPR1, SPR2, SPR3)
- Centri diurni (CD)
- Centri dei Disturbi del Comportamento Alimentare (CDCA)
- Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC)
- Day Hospital (DH)
- Strutture di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza
- Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) / Carceri
COMPETENZE
- Valuta il funzionamento psico-sociale della persona e del suo contesto ambientale tramite l’utilizzo di strumenti standardizzati;
- Identifica gli obiettivi terapeutico-riabilitativi e sviluppa un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato all’interno di un contesto orientato al recovery;
- Conduce interventi individuali e di gruppo, con le persone e con le famiglie, utilizzando tecniche specifiche;
- Favorisce il reinserimento nella comunità delle persone attraverso interventi di sensibilizzazione sul territorio ed interventi di fronteggiamento e superamento dello stigma;
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
- Associazione Italiana Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica ( A.I.Te.R.P. )
www.aiterp.it, info@aiterp.it
COMMISSIONE D’ALBO
Presidente: Fornaro Giuseppina
Vicepresidente: Claus Stefano
Consigliere: Biancato Letizia
Consigliere: Faccio Chiara
Consigliere: Marchetti Melina
Terapista Occupazionale
Il terapista occupazionale è l’operatore sanitario che opera nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione promuovendo la performance occupazionale in tutto il ciclo di vita e in tutte le disfunzioni fisiche e mentali sia temporanee che permanenti.
Con Performance Occupazionale si intende il risultato dell’interazione dinamica tra la persona, con i propri valori, vissuti e aspetti motivazionali, l’attività significativa che vuole o deve svolgere, ovvero l’occupazione, e l’ambiente in cui viene svolta, fisico e sociale.
Gli ambiti di cui si occupa comprendono: cura di sé stessi (lavarsi, vestirsi, mangiare, spostarsi), produttività (lavoro, studio e attività produttive) e tempo libero (gioco, hobby).
Il terapista occupazionale interviene sulle componenti della performance attraverso l’analisi dell’attività, facendo migliorare o acquisire le abilità di esecuzione attraverso strategie di acquisizione, compenso, adattamento ambientale.
Interviene sull’ambiente fisico, sociale e culturale rendendolo accessibile per sostenere la partecipazione dell’individuo e promuoverne l’autonomia.
Il mezzo elettivo del terapista occupazionale è l’occupazione ossia l’attività che ha un significato personale e socioculturale.
Destinatari del servizio sono persone con disabilità. ma anche coloro che assistono, lavorano, formano, vivono con persone con disabilità.
TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
Laurea in Terapia Occupazionale.
COMPETENZE
- Tecniche:
– Conoscenza approfondita e applicazione dei modelli teorici e processuali propri della professione, capacità di consultare la letteratura scientifica più recente e attuare quanto raccomandato da linee guida internazionali.
– Analizzare le attività svolte dalla persona. Trovare e applicare adattamenti all’attività e all’ambente in cui viene svolta per mantenere o migliorare l’autonomia.
– Applicare strategie di acquisizione di abilità funzionali.
– Educare/formare l’ambiente sociale.
– Suggerire/addestrare all’uso di ausili. - Relazionali:
– Capacità di leggere dinamiche relazionali, instaurare una relazione terapeutica efficace al fine del raggiungimento degli obiettivi riabilitativi, interagire e collaborare con il team multidisciplinare, con la famiglia e con tutti i servizi che ruotano attorno alla persona con disabilità.
LUOGHI DI IMPIEGO
Il terapista occupazionale svolge la sua attività professionale in strutture socio-sanitarie pubbliche o private, in regime di dipendenza o in libera professione.
Il terapista occupazionale opera anche in tutti gli ambienti di vita e/o lavoro della persona (per esempio: domicilio, ambiente lavorativo, scuola…)
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
- AITO Associazione Italiana Terapisti Occupazionali
- SITO Società Italiana di Terapia Occupazionale
COMMISSIONE D’ALBO
Presidente: Marcassa Gioia
Vicepresidente: Moro Melissa
Consigliere: Billotto Alice
Consigliere: Battaggia Chiara
Consigliere: Zanetti Maria
Educatore Professionale
L’Educatore Professionale è un operatore sociale e sanitario che si occupa dell’attuazione di progetti educativi e riabilitativi nell’ambito di un progetto terapeutico all’interno di un’equipe multidisciplinare (D.M. 520 del 1998).
Il profilo professionale dell’Educatore Professionale (EP) è normato dal
D.M. 8 ottobre 1998, n. 520 “Regolamento recante norme per l¹individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’educatore professionale, ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”.
E’ un professionista socio-sanitario con competenze psico-socio- sanitarie che attraverso conoscenze scientifiche nella dimensione riabilitativa accompagna e sostiene la persona nel recupero e sviluppo delle sue potenzialità, attraverso un percorso di cambiamento finalizzato ad uno sviluppo equilibrato della personalità e al miglioramento della qualità della vita.
La Professione dell’Educatore Professionale è definita dal DM 520/98 dove si esplicita l’intenzionalità della relazione attuata con persone che stanno affrontando una temporanea o cronica situazione di difficoltà, tenendo conto non solo degli aspetti sanitari ma anche di quelli sociali e relazionali, secondo il modello bio-psico-sociale, con l’intento riabilitativo di supportare e facilitare le persone che ne richiedano il sostegno. Un lavoro che è sempre coordinato e integrato con altre figure professionali che intervengono nella cura.
FORMAZIONE
Per diventare Educatore Professionale bisogna concludere il triennio universitario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia classe Snt2, percorso a numero chiuso con 1500 ore di tirocinio e con prova abilitante finale.Questo titolo consente di poter lavorare sia in ambito pubblico, sia in ambito privato e in libera professione, in tutti i campi sopra descritti ovunque vi sia un disagio manifesto che coinvolga il singolo o un gruppo di persone.Principale strumento di lavoro per l’Educatore Professionale è la relazione educativa, che è sempre intenzionale ed è supportata da un progetto educativo e che diventa relazione d’aiuto.Per fornire agli studenti le competenze e gli strumenti necessari a diventare Educatori Professionali, il Corso di Laurea prevede una preparazione globale che consta di materie di indirizzo sociale (come pedagogia, antropologia, sociologia), di indirizzo sanitario (come psicologia, psichiatria, neuropsichiatria, farmacologia) e giuridiche (come diritto, diritto minorile, diritto di famiglia).Inoltre, sono presenti moduli professionalizzanti che aiutano lo studente a rielaborare le nozioni teoriche, studiate nelle varie materie e le esperienze di tirocinio, quest’ultimo fondamentale per la sperimentazione professionale dello studente.
TITOLO DI STUDIO ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
- Facoltà di Medicina Chirurgia nella Classe di Laurea: L/SNT2 (D.M. 270/04)
- Titoli equipollenti (ai sensi del DECRETO 22 giugno 2016 Modifica del decreto 27 luglio 2000) «Equipollenza di diplomi e di attestati al diploma universitario di educatore professionale, ai fini dell’esercizio professionale e dell’accesso alla formazione post-base» (16A06148) (GU Serie Generale n.196 del 23-08-2016).
- Titoli equivalenti: il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento ai titoli universitari abilitanti alle Professioni Sanitarie di cui alla L. 251/2000, ai sensi del DPCM 26 luglio 2011.
LUOGHI DI IMPIEGO
L’Educatore Professionale lavora in strutture pubbliche o private in regime di dipendenza o di libera professione, all’interno di servizi sanitari, socio sanitari, sociali, e in quelli penitenziari. Lavora in strutture residenziali, semiresidenziali, sul territorio e a domicilio. Può svolgere anche ruoli di Coordinamento, Dirigenza, Docenza e Ricerca.
Minori: maltrattamenti e abusi, uso degli strumenti informatici, emarginazione, sfruttamento, prostituzione, bullismo, disagio scolastico, minori stranieri non accompagnati, devianza e criminalità minorile;
Adulti: supporto alla genitorialità, povertà ed esclusione sociale, integrazione immigrati, traffico di esseri umani e prostituzione, popolazione carceraria, senza fissa dimora;
Anziani: solitudine, vita autonoma, non autosufficienza, centri diurni e case di riposo, demenze;
Disabilità: disabilità intellettiva e/o motoria, malattie genetiche, disturbi del neurosviluppo, integrazione scolastica- lavorativa-sociale, dopo di noi;
Salute mentale: lotta allo stigma, presa in carico e continuità assistenziale, integrazione lavorativa, riabilitazione psicosociale, reinserimento;
Dipendenza: stili di vita a rischio, fumo, alcool, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo patologico, co-morbilità psichiatrica, uso di sostanze, devianza e carcere, relazioni familiari, sociali, genitorialità.
COMPETENZE
Il “Core Competence” dell’Educatore Professionale delinea le competenze fondamentali in 6 funzioni in relazione a:
pianificazione dell’intervento educativo rivolto al singolo; pianificazione dell’intervento educativo rivolto al gruppo; educazione e riabilitazione;
organizzazione, coordinamento e gestione di strutture e risorse; formazione; ricerca.
ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
- ANEP (Associazione Nazionale Educatori Professionali)
- AIEJI (International Association of Social Educators)
- Co.N.A.P.S. (Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie)
- Co.Re.A.P.S.( Coordinamento Regionale Associazioni Professioni Sanitarie)Tavolo Regionale “Un Welfare per Minori”
COMMISSIONE D’ALBO
Presidente: Penzo Giulia
Vicepresidente: Rigo Stefano
Consigliere: Corrente Marco
Consigliere: Niero Enrico
Consigliere: Tiozzo Fasiolo Monica